Le conseguenze della pandemia COVID-19, innanzi tutto per il numero di vittime nel mondo, e nel nostro paese in particolare, sono enormi e si ripercuotono su vari aspetti della società. Una delle conseguenze, certamente di livello inferiore rispetto alla tragedia dei decessi, è che, con la chiusura delle Università prevista dal decreto della presidenza del consiglio dei ministri dell’8 marzo, la didattica dei corsi universitari viene erogata a distanza.
Nell’ultima lezione del corso di Gestione del Conflitto e Negoziazione che tengo all’Università degli Studi di Torino abbiamo analizzato in videoconferenza alcune conseguenze della pandemia rispetto alla negoziazione.
In particolare abbiamo esaminato e discusso ciascuno degli aspetti considerati nel paragrafo “La negoziazione nella società in cambiamento” del libro di testo.
La discussione ed il brainstorming svolto con le studentesse (per usare un linguaggio rispettoso dell’identità di genere nei post pubblicati nei giorni pari uso collettivi declinati al femminile, e in quelli dispari, collettivi declinati al maschile) ha fatto emergere alcune interessanti riflessioni, ne riporto alcune relative all’appiattimento delle gerarchie ed i contratti incompleti.
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Appiattimento delle gerarchie: l’appiattimento delle gerarchie ha comportato un mutamento dei processi decisionali spesso coinvolgendo individui senza rapporti gerarchici diretti [p.18]; in particolare alcuni studi hanno analizzato il ruolo delle gerarchie nei team sanitari. In Italia, in alcune situazioni si rilevano criticità. Un’importante supporto ai processi decisionali degli anestesisti-rianimatori attualmente impegnati a gestire in prima linea l’emergenza è stato fornito invece dalla Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva.
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Incompletezza dei contratti: questo aspetto ed il fatto che difficilmente i contratti sottoscritti potevano prevedere una situazione di tale portata, richiedono spesso alle parti di dover rinegoziare i termini del contratto. Alcune studentesse fuori sede hanno posto la questione dei contratti di affitto delle case: questo non è un problema banale, anche in relazione alle modalità e alle tempistiche da rispettare per comunicare la disdetta; al momento è in corso una petizione per chiedere la sospensione dei canoni di locazione degli studenti universitari fuorisede. Un altro esempio è dato dai compensi dovuti agli atleti professionisti ed ai loro allenatori, a questo proposito sembra particolarmente interessante l’accordo raggiunto tra la Juventus, giocatori ed allenatore per il taglio degli stipendi. Una situazione particolarmente difficile è data dal mondo della musica, infatti con la cancellazione di spettacoli, lezioni e performance, numerosi musicisti sono stati colpiti economicamente. Negli Stati Uniti la League of American Orchestras ha creato un gruppo di discussione per monitorare la situazione ed i provvedimenti economici ed in tutto il mondo vengono offerti concerti virtuali ed opere liriche in streaming. L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ha attuato una iniziativa che vede il coinvolgimento attivo dei suoi Professori d’Orchestra. Il Teatro Regio di Torino invece sembra avere un’approccio meno attento al coinvolgimento attivo dei suoi artisti e questo è un peccato in quanto anche le situazioni difficili possono essere occasioni per generare valore.
Ringrazio le studentesse per il contributo che hanno dato alla riflessione nella lezione che abbiamo co-costruito.
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Ugo Merlone
Professore Ordinario
Dipartimento di Psicologia, Università di Torino
ugo.merlone@unito.it
tel: +39 011 6702027
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