Disney+, 1 click = arbitrato

Disney+, 1 click = arbitrato

Pubblicato il: 28 Agosto 2024-Categorie: Attualità-
Arbitrato
Come una clausola che accettiamo senza leggere può arrivare a limitare i nostri diritti.

Il caso di una donna deceduta  dopo aver consumato un pasto in un pub situato all’interno del Walt Disney World di Orlando era salito alla ribalta su numerosi giornali italiani e stranieri e ci porta prepotentemente a fare conoscenza con una tecnica alternativa di risoluzione delle dispute: l’arbitrato.

Secondo le notizie, Jeffrey Piccolo, il marito di Kanokporn Tangsuan che era deceduta dopo aver consumato un pasto presso il pub Raglan Road situato all’interno del Walt Disney World di Orlando aveva avviato una causa sostenendo che la morte era avvenuta in seguito ad una reazione allergica sviluppasi in seguito al pasto consumato. In un primo momento i legali dei Walt Disney Parks avevano chiesto che si procedesse con un arbitrato sostenendo tra l’altro che, avendo il marito sottoscritto un contratto nel 2019 con Disney+, quando aveva acquistato i biglietti questi aveva accettato che tutte la controversie sarebbero state risolte attraverso la procedura arbitrale.

L’arbitrato è un procedimento alternativo (alla lite) di risoluzione delle dispute [20] attraverso il quale le parti si rivolgono ad una terza parte per risolvere una disputa. Al contrario della mediazione il giudizio dell’arbitro è vincolante. Rispetto alla lite. l’arbitrato è più rapido, avviene in privato e non è appellabile.

La mossa degli avvocati dei Walt Disney Parks aveva suscitato numerose polemiche e diversi commentatori avevano espresso perplessità. Secondo alcuni le ragioni erano dovute al fatto che una giuria avrebbe potuto essere molto meno benevolente verso la Disney rispetto ad un arbitro; inoltre il fatto che con l’arbitrato la procedura non sarebbe stata pubblica avrebbe risparmiato alla Walt Disney una non gradita esposizione mediatica.

L’incompletezza dei contratti di cui ho trattato in post precedente può indurre le parti ad aggiungere postille e clausole per cercare di prepararsi a tutte le contingenze.

Tuttavia quando sul sito della Disney+ troviamo:

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e la clausole nel contratto arrivano a 50 pagine ( le potete trovare qui in pdf nella versione per Grecia, Italia, San Marino e Città del Vaticano) queste sembrano effettivamente essere un pochino eccessive, perché difficilmente possono essere tutte lette e comprese. D’altro canto anche la scelta di procedere con arbitrato può avere le sue ragioni, ma tutto l’insieme ha suscitato tantissime polemiche tant’è che la Disney ha cambiato rotta ed i suoi legali hanno comunicato che si potrà procedere in tribunale. Nonostante questa mossa è stato fatto notare che queste clausole rimangono in vigore esponendo potenzialmente altre persone a questa limitazione dei loro diritti.

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