
Nell’introduzione di Getting to Yes. Negotiating agreement without giving in, Fisher e Ury scrivono “ogni giorno ciascuno di noi negozia qualcosa”. Questa verità dovrebbe esserci familiare e quindi leggere che, alla fine del 2020, l’amministrazione Trump stava negoziando con Pfizer per ricevere un numero maggiore di dosi di vaccino non dovrebbe sorprenderci più di tanto.
La realizzazione di un vaccino per il COVID-19 con lo scopo di arrestare la pandemia è stata un’impresa che ha visto occupati scienziati di tutto il mondo per raggiungere uno degli obiettivi più impegnativi del nostro secolo. Con l’operazione Warp Speed, gli Stati Uniti avevano avviato una partnership tra diversi dipartimenti del governo ed alcuni produttori di farmaci per accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione dei vaccini COVID-19. Vi sono state alcune discussioni per il fatto che l’Europa non avesse l’equivalente del Biomedical Advanced Research and Development Authority, e questo aveva suscitato alcune critiche; nonostante ciò, allo stato attuale due vaccini sono stati approvati per l’uso generale.
Tuttavia il vaccino non sarà disponibile per tutti subito. Negli Stati Uniti, ad esempio, negli ultimi mesi, l’Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP) che fa parte dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), ha lavorato per mettere a punto i criteri per assegnare le prime dosi del vaccino e stabilire chi invece dovrà attendere. Anche in Italia è stato presentato un piano vaccinale che divide la popolazione in differenti fasce.
Bisogna inoltre tenere conto che la catena di distribuzione del vaccino per il COVID-19 non è semplice da gestire e presenta alcuni punti critici. Un altro aspetto preoccupante è dato dal diffondersi delle teorie antivax. Sebbene alcune preoccupazioni possano essere giustificate in linea di principio, sarebbe comunque necessaria una certa coerenza; un appello alla coerenza di tono più leggero, ma non per questo meno incisivo, è stato fatto dall’attore Paolo Hendel. È comunque opportuno confrontare gli effetti del COVID-19 con i possibili effetti collaterali del vaccino e prima di prendere una qualsiasi decisione è consigliabile consultare fonti qualificate.
La negoziazione ha giocato un ruolo importante nelle trattative tra Unione Europea e aziende produttrici, ma il suo ruolo non è terminato nel dare forma alle relazioni tra Stati Uniti, Unione Europea ed i produttori per determinare come le dosi man mano disponibili saranno distribuite tra gli stati, e come saranno distribuite all’interno degli stessi alle diverse fasce di popolazione. La ricostruzione fatta da Reuters sulle diverse dosi ricevute dai paesi dell’UE è stata interpretata in modi diversi ed ha suscitato ulteriori discussioni. La negoziazione su quali paesi riceveranno le dosi, quante dosi saranno distribuite, quante somministrate e chi le riceverà è solo all’inizio.
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Ugo Merlone
Professore Ordinario
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