L’obbligo di rivelare la RAL nel presentare la propria candidatura

L’obbligo di rivelare la RAL nel presentare la propria candidatura

Pubblicato il: 20 Gennaio 2020-Categorie: Attualità-
Rivelare la RAL

In un precedente post abbiamo affrontato una richiesta spinosa che può esserci rivolta durante un colloquio di lavoro: rivelare la RAL ossia la nostra retribuzione annua lorda. Uno dei lettori dei miei post mi ha contattato chiedendomi consiglio su come affrontare la stessa domanda quando questa la si trovi in uno dei moduli che alcune aziende chiedono di compilare per presentare la propria candidatura on-line. Un esempio di questo tipo di modulo, è dato dall’immagine che apre questo post. Come possiamo vedere il campo relativo alla Retribuzione annua lorda è considerato obbligatorio. Risulta evidente che non compilare questo campo molto probabilmente farà scartare la candidatura.

Tuttavia chiedere ai candidati di rivelare la propria retribuzione annua lorda non costituisce una buona pratica, per almeno due motivi. La prima ragione viene dalla teoria dei giochi e si può spiegare nel seguente modo. Supponiamo, per semplificare, che tutti i candidati siano identici tranne che per la loro retribuzione annua lorda corrente. In questo caso l’azienda assumerebbe il candidato con la retribuzione più bassa perché sarebbe quello a cui potrebbe offrire lo stipendio più basso.

In pratica i candidati si troverebbero di fronte ad una asta in busta chiusa di primo prezzo in cui la propria retribuzione attuale diventa quella che in un’asta sarebbe la valutazione V del partecipante all’asta. È noto che per questo tipo di asta la strategia razionale consiste nell’offrire meno del prezzo di valutazione e precisamente, se ci sono n candidati, l’offerta di equilibrio è V(n-1) / n. In questo modo si evita di incorrere nella cosiddetta maledizione del vincitore. Ovviamente, rimanendo nel nostro esempio semplificato, se i candidati fossero scelti attraverso un’asta a busta chiusa di secondo prezzo, sarebbe razionale rivelare la propria retribuzione, ma chiaramente il modulo non suggerisce che si tratti di un’asta di secondo prezzo.

Il secondo motivo è particolarmente interessante se consideriamo gli aspetti relativi alla negoziazione che sono insiti in un colloquio di lavoro. Quando ci chiedono di rivelare la retribuzione annua lorda, in pratica ci stanno chiedendo il nostro BATNA. Se rispondiamo onestamente alla richiesta obbligatoria del modulo siamo costretti a comportarci in modo non razionale dal punto di vista strategico [Acemoglu e Ozgadlar, p.33] e contro i nostri interessi dal punto di vista della negoziazione.

Di fatto con questa richiesta ci mettono di fronte ad una situazione Comma 22 di cui ho già trattato in un altro post.

Sarebbe auspicabile che chi si occupa di selezione avesse qualche nozione di teoria dei giochi o almeno di economia e fosse al corrente della normativa vigente negli altri stati e delle ragioni che hanno condotto a tali leggi, oltre che essere dotato di un minimo di buon senso. Ovviamente ci si aspetta che le aziende siano interessate ad assumere persone intelligenti e quindi non si dovrebbero formulare domande alle quali le persone intelligenti non possono rispondere in modo sincero.

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